lunedì 15 novembre 2010

Se non fanno POP, fanno POPE! by Dott. Riccardo Galeazzi Lisi

Un affezionatissimo lettore ci ha inviato questa simpatica variazione sul tema pop corn, che pubblichiamo volentieri e senza rimaneggiamenti alcuni.

POPE CORN

Alle volte e' bello riunirsi in compagnia per meglio apprezzare i momenti piu' lieti della giornata, e proprio in queste occasioni si riscoprono stuzzichini semplici che ci accompagnano sin dalla giovinezza; tra questi rientrano i classici "Pope Corn", da sempre un aperitivo fidato dagli adulti per la sua schiettezza e infallibile capacita' di ammorbidire le ruvidezze del quotidiano, e piacevole leccornia per la curiosita' dei piu' piccini. Andiamo quindi a vedere l'occorrente per realizzare i Pope Corn nella comodita' delle nostre mura domestiche, accompagnati da un allegro sottofondo musicale.

Ingredienti

- Un Papa, possibilmente morto;
- Del cellophane;
- Erbe aromatiche (timo, erba cipollina, maggiorana, rosmarino, salvia e   origano);
- Spezie (Pepe, Cumino, Zenzero).

Preparazione

Cominciamo col dire che non sara' affatto facile trovare un Papa, non perche' scarseggino, anzi, piuttosto perche' la loro disponibilita' e' di circa un singolo pezzo per volta; sara' necessario infatti aspettare la nomina del successore dopo la morte di uno di loro per poter godere di un nuovo party a base di Pope Corn. La varieta' di Papa consigliata e' la Pio XII, ma in mancanza potete arrangiarvi come meglio credete; a questo proposito si vedono in rete riadattamenti della ricetta originale con vescovi, prelati e sacerdoti comuni.. insomma, fatevi guidare dalla fantasia.


Se il Papa vi viene consegnato vivo e' indispensabile procedere alla sua uccisione; il metodo preferito sembra essere lo sgozzamento, in tal caso vi servira' un coltello o un oggetto molto tagliente: lentamente fate scorrere la lama di traverso ai vasi sanguigni principali del collo; vi consiglio di coprire la bocca del soggetto, cosi' da risparmiarvi gorgoglii e versacci. Un altro metodo molto piu' efficace potrebbe essere l'elettrocuzione, anche perche' vedrete che la carne folgorata meglio si presta al trattamento di cui andremo a parlare ora.



Disponete il corpo ormai senza vita del Papa in un luogo il piu' arieggiato possibile, vicino a fonti di calore (il sol leone di agosto e' l'opzione suggerita); cospargetelo di spezie in superficie. Evitare del tutto sale e derivati. Il passaggio piu' impegnativo dell'opera e' quello di inserire le erbe aromatiche negli orifizi del corpo, e se l'operazione dovesse risultare difficoltosa aiutatevi soffiandovici dentro con vigore. Avvolgete il cadavere con del cellophane in modo tale che gli umori e i liguori putrefattivi non si disperdano, tuttavia lasciate ampie aperture cosicche' l'aria possa entrarvi e favorire la proliferazione
dei batteri e lieviti selvaggi. Dopodiche' aspettate alcune ore, prima della comparsa di larve e comunque immediatamente dopo l'evidente rigonfiamento della parte addominale (fatevi guidare dall'intuito qui, le dimensioni sono confrontabili con quelle del ventre di una donna gravida).


Provvedete in fretta a trasportare il corpo in tavola, che avrete precedentemente imbandito secondo i vostri usi e gusti. In un attimo dovreste vedere il corpo del papa squarciarsi per via dei gas putrefattivi formati all'interno degli intestini, e fare il caratteristico suono che da' il nome a questa ricetta: "POPE".
Servitevi del piatto come meglio credete, accompagnando magari con una bevanda dal gusto deciso, che ne stemperi i forti sentori di marciume.

9 commenti:

  1. Li voglio mangiare al Parco (o Palco?) del Papa!
    Non so perchè ma li troverei intonati al contesto :)

    Moz-

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  2. Da abbinare assolutamente agli STROZZAPRETI !!! :)

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  3. Cavolo, l'ultima volta che ho mangiato questa prelibatezza è stato il 2 aprile 2005.
    Cavolo, son già passati 5 anni! Avrei proprio bisogno di POPE CORN tedeschi!

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  4. cazzo sei un mito,sei il mio mito..porca puttana,sta ricetta spacca davvero......aspetto con ansia il prossimo papa....ah ho già comprato gli strozzapreti,magari ci faccio anche un sughetto con un bel pezzo di "cappello del prete" il tutto da degustare con un bicchiere di vin santo...magari come dolce ci sta bene un peccato di gola...ma attenti a non peccare di ingordigia!!!

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  5. Don Vincenzo leccami minuziosamente il frenulo..

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  6. Peneretto non mancherò,magari una di queste sere che usciamo insieme andrò a compiere il misfatto sul tuo pene...ma l'unica condizione che ti chiedo è che prima devi ungerti con il miele,altrimenti è insipido, e io non vado matto per le cose insipide...di fatti uso sempre vigilantes con la pistola marinati in gin e campari per insaporire i miei piatti...

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  7. Squisiti!!! Diffidate da quelli già pronti che si vendono nei supermercati... le percentuali indicate sui pacchi non sono reali.

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